Acque Bresciane, gestore unico del servizio idrico bresciano e società a totale capitale pubblico, ha sottoscritto con un pool di banche e con Cdp un finanziamento di 202 milioni di euro a supporto dei propri progetti di sviluppo sostenibile ed economia circolare.
Il finanziamento si articola in tre diverse linee di credito, tra cui un green loan per quasi la metà dell’ammontare finanziato. Il green loan da 95 milioni di euro ha scadenza nel 2036 ed è finalizzato alla copertura degli investimenti green del piano industriale.
Il finanziamento, erogato in 4 anni, consentirà di attuare interventi in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 che prevedono progetti di economia circolare, sostenibilità ambientale, uso efficiente delle risorse e dell’energia. Si tratta di interventi quali: la risoluzione delle procedure di infrazione Ue dovute all’assenza o all’inadeguatezza di impianti di collettamento e depurazione delle acque reflue; ammodernamenti e nuove realizzazioni, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua del rubinetto, incentivando comportamenti plastic free; il riuso dell’acqua depurata e la riduzione dei fanghi, grazie a tecniche innovative di bioessiccamento.
Le banche finanziatrici dell’operazione sono state Intesa Sanpaolo, che ha svolto il ruolo di sustainability coordinator e banca agente del pool composto da Bnl Gruppo
Bnp Paribas, Banco Bpm, Bper e Iccrea Banca. «L’operazione, strutturata in pool con le principali Banche che affiancano la Società – ha affermato Michele Sorrentino, Responsabile Network Italia della Divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo – ha impiegato risorse finanziarie derivanti dai plafond destinati alle imprese che investono in progetti e iniziative circolari con modalità innovative». Il pool di banche è stato assistito dallo studio legale Legance, mentre la società è stata assistita da Osborne Clarke.