Jupiter promuove i titoli emessi per progetti "nuovi"
Green bond, meglio “addizionali”
Il mercato dei titoli a reddito fisso “verdi”, ovvero amici dell’ambiente, è cresciuto notevolmente negli ultimi anni. Il report più recente pubblicato dalla Climate Bond Initiative stima che attualmente sul mercato ci sia spazio per bond di vario tipo legati alle questioni climatiche per un valore complessivo di 1.450 miliardi di dollari; di questi, i cosiddetti Green Bond “certificati” (labelled) ammontano a 389 miliardi di dollari.
Inizialmente, il mercato delle obbligazioni verdi era dominato da banche di sviluppo e commerciali. Per esempio, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), con rating AAA, è stata uno dei protagonisti principali. Tuttavia, negli ultimi anni sono cresciute costantemente anche le emissioni di titoli di questo tipo da parte di aziende; inoltre, gli enti pubblici che finanziano progetti ambientali statali o locali sono nuovi arrivi la cui presenza è molto probabilmente destinata ad aumentare. Infine, di recente un fattore importante che ha contribuito alla crescita di questo comparto è stata l’entrata in scena di organismi sovrani. Dopo le emissioni inaugurali di Polonia (fine 2016) e Francia (inizio 2017), i governi di Belgio, Isole Fiji, Hong Kong, Indonesia e Nigeria hanno raccolto capitali per progetti ambientali tramite i Green Bond.
Anche se accogliamo con favore la crescita di questo mercato, sussistono ancora criticità che devono essere superate per aiutare il mercato ad allinearsi meglio con gli obiettivi fondamentali della sostenibilità, per esempio l’ambizioso traguardo fissato dall’Accordo di Parigi che prevede di limitare il riscaldamento globale entro 1,5oC.
Storicamente, gli emittenti corporate sono troppo pochi e troppo poco diffusi e vi sono segnali che, nonostante alcune emissioni significative, le aziende private non si sono ancora fatte avanti con la stessa decisione delle grandi banche di sviluppo sovranazionali. Nel frattempo, in un’intervista riguardante il ruolo di leader affidatogli dal governo svedese per la promozione dei Green Bond, Mats Andersson (in precedenza Ceo del fondo pensionistico AP4) ha dichiarato: «Molti degli investimenti che oggi sostengono i Green Bond sarebbero stati effettuati in ogni caso». L’emissione di titoli di stato francesi (Oat) per un valore di 7,5 miliardi di dollari all’inizio del 2017, per esempio, ha fatto epoca grazie all’importo e alla lunga scadenza, ma anche perché i progetti che “finanziava” erano per la maggior parte già in corso.
La mancanza di diversificazione tra gli emittenti e la prevalenza dell’esigenza contingente di raccogliere capitali rispetto ad un approccio di progettualità di lungo periodo sono criticità che caratterizzano ancora il mercato delle obbligazioni verdi.
AUMENTARE LA TRASPARENZA
Siamo fiduciosi che la corrente stia cambiando, grazie anche alla prospettiva di standard più solidi e rigorosi che dovrebbero nascere dai lavori del Piano d’azione della Ue sulla finanza sostenibile. Questo piano d’azione ha sottolineato il fatto che «i mercati di capitale saranno fondamentali per aiutare a riorientare i flussi di capitale verso investimenti in quei settori e in quelle attività che possono contribuire alla sostenibilità della nostra economia».
Per quanto concerne il ruolo dei Green Bond, il piano d’azione ha istituito un gruppo di esperti tecnici con l’incarico di pubblicare un report dedicato a un nuovo Standard per i Green Bond della Ue che includa criteri e procedure chiare per gli emittenti di obbligazioni verdi, oltre a un sistema di classificazione per la Ue. Anche se queste raccomandazioni riguardano la Ue, noi riteniamo che standard più rigidi relativi ai Green Bond in questa regione possano promuovere una cultura di maggiore trasparenza e addizionalità anche al di fuori dei suoi confini.
Il governo irlandese sembra aver tenuto conto dei concetti chiave alla base di ciò che sta cercando di ottenere il piano d’azione della Ue con la sua recente emissione di titoli di stato verdi, fornendo linee guida chiare su come verranno impiegati i proventi e su come questi titoli si legano agli obiettivi nazionali a lungo termine in materia di cambiamenti climatici.
L’IMPORTANZA DELL’ADDIZIONALITÀ
Come gestori della SICAV Jupiter Global Ecology Diversified, noi assistiamo con piacere all’espansione del mercato degli ultimi anni. I Green Bond certificati costituiscono circa un quinto degli investimenti del fondo.
Preferiamo i titoli i cui proventi sono stanziati specificamente a favore di progetti ambientali o per la salvaguardia del clima (rispetto a obbligazioni emesse nell’ambito di finanziamenti normali) e siamo pronti a collaborare con altri operatori del mercato per promuovere il concetto di addizionalità, con finanziamenti raccolti con chiarezza per nuovi progetti. Riteniamo l’addizionalità importante per i nostri clienti perché significa che gli investimenti del fondo forniscono un contributo chiaro alla promozione della transizione verso una crescita economica sostenibile.
Potendo contare sull’esperienza e sulla competenza di Jupiter e dei suoi team multi-asset e dedicati specificamente alle azioni e alle obbligazioni sostenibili, assumiamo un atteggiamento collaborativo per la gestione del fondo. Analizziamo l’intera struttura del capitale di un’azienda per determinarne la qualità e cerchiamo il valore migliore tra le sue azioni e obbligazioni. Valutiamo una serie di fattori qualitativi: qualità della gestione, strategia aziendale, regolamentazione, in che modo l’azienda venga influenzata da cicli economici più ampi e punti forti finanziari; inoltre, cerchiamo di conoscere e comprendere ogni azienda dal punto di vista degli investitori, sia azionari sia obbligazionari. Infine, valutiamo quali titoli offrono potenzialmente i rendimenti adeguati al rischio più interessanti e decidiamo la combinazione migliore di titoli per mitigare il più possibile il rischio di ribassi per i nostri investitori.
Charles Thomas, Head of Strategy, Environment & Sustainability
Rhys Petheram, Fund Management Director
Prima dell’adesione leggere il Prospetto. Il fondo può investire una quota significativa del portafoglio in obbligazioni ad alto rendimento e obbligazioni senza rating. Tali obbligazioni possono offrire un rendimento superiore ma sono soggette ad un rischio maggiore di default, soprattutto in mercati volatili. I rendimenti non sono garantiti e il valore dei pagamenti mensili di reddito potrebbe subire delle variazioni. Tutte le spese del fondo sono addebitate al capitale, il che può ridurre il potenziale dicrescita del capitale. Il fondo puo' investire oltre il 35% in titoli emessi o garantiti da uno Stato dello SEE. Il KIID e il Prospetto possono essere ottenuti da Jupiter su richiesta. Informazioni importanti: Il presente documento ha scopo esclusivamente informativo e non costituisce una consulenza d’investimento. Il valore di un investimento può aumentare o diminuire a seconda delle fluttuazioni dei mercati e dei tassi di cambio, e l’investitore potrebbe non recuperare l’intero importo investito. I costi iniziali avranno verosimilmente un effetto proporzionale maggiore sui rendimenti se l’investimento è di breve periodo. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore al momento di scrivere il documento, non rappresentano necessariamente quelle di Jupiter e sono soggette a cambiamenti. Questo è particolarmente vero durante periodi di repentini cambi di mercato. Nonostante sia stato compiuto ogni possibile sforzo per assicurare l’esattezza delle informazioni, non viene fornita alcuna garazia a riguardo. Questo documento non rappresenta un invito a sottoscrivere quote di Jupiter Global Fund (la Società) o di qualsiasi altro fondo gestito da Jupiter Asset Management Limited. La Società è un fondo OICVM costituito come Société Anonyme in Lussemburgo e organizzato come Société d’Investissement à Capital Variable (SICAV). Queste informazioni sono rivolte unicamente a soggetti residenti in giurisdizioni nelle quali la Società e la distribuzione delle sue quote sono autorizzate o nelle quali tale autorizzazione non è richiesta. Il fondo potrebbe essere soggetto ad altri fattori di rischio, si prega di leggere il Prospetto per ulteriori informazioni. Si consiglia ai potenziali acquirenti di quote dei comparti della Società di informarsi circa i requisiti legali, la normative in materia di controllo sui cambi e le imposte applicabili nei paesi della loro rispettiva cittadinanza, residenza o domicilio. Le sottoscrizioni possono essere effettuate solo sulla base vigente Prospetto e del KIID corredati dall’ultima relazione annuale e semestrale certificate. Tali documenti possono essere scaricati dal sito www.jupiteram.com. Il KIID e, ove richiesto, il Prospetto, unitamente ad altro material pubblicitario di cui sia stata approvata la distribuzione al pubblico in conformità alla normativa locale, sono disponibili in lingua italiana. Prima dell’adesione leggere il Prospetto. Copie cartacee possono essere ottenute gratuitamente facendone richiesta a qualsiasi dei seguenti soggetti: Il Depositario e Amministratore della Società: JP Morgan Bank Luxembourg S.A, 6 Route de Trèves, Senningerberg, L-2633, Lussemburgo; nonché a determinati distributori della Società; Italia: BNP Paribas Securities Services, Piazza Lina Bo Bardi, 3 20124 Milano, Italia. Allfunds Bank S.A.U. – succursale di Milano, Via Bocchetto 6, 20123 Milano, Italia. Il fondo è stato registrato presso la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) per la distribuzione in Italia agli investitori retail; Lussemburgo: la sede legale della Società: 6 Route de Trèves, Senningerberg, L-2633, Lussemburgo; Regno Unito: Jupiter Asset Management Limited (l’Investment Manager), sede legale: The Zig Zag Building, 70 Victoria Street, London SW1E 6SQ, Regno Unito. Emesso da The Jupiter Global Fund e, in alcuni casi, Jupiter Asset Management Limited, autorizzata e regolamentata dal Financial Conduct Authority. Nessuna parte della presentazione può essere riprodotta in alcun modo senza il previo consenso della Società o di Jupiter Asset Management Limited.et.partner_JUPITER