Gli azionisti votano sì al dietrofront climatico di Shell
Nell’assemblea generale degli azionisti del 21 maggio, gli azionisti di Shell hanno sostenuto la decisione della major britannica di ridimensionare i suoi obiettivi climatici.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 374 “Clima, sì degli azionisti al dietrofront di Shell”), a marzo, la compagnia petrolifera ha rivisto la sua strategia di transizione energetica, che stabilisce che Shell ridurrà le emissioni più lentamente di quanto pianificato in precedenza. In particolare, la società ha annacquato l’obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2030 e ha eliminato completamente l’obiettivo al 2035, mentre ha lasciato invariato l’obiettivo Net zero entro il 2050.
Circa il 78% degli azionisti ha votato a favore della nuova strategia del gruppo. Il 22% ha votato contro, due punti in più della soglia minima per obbligare la società a riferire sulle azioni intraprese per affrontare le preoccupazioni degli azionisti entro sei mesi.
Inoltre, la maggioranza degli azionisti ha respinto una risoluzione, presentata dal gruppo di attivisti Follow This e da altri 26 investitori, che esortava Shell a fissare obiettivi climatici più rigorosi. Solo il 19% degli azionisti ha votato a favore della risoluzione.
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