Gli azionisti chiedono a Credit Suisse di tagliare sul fossile
Gli azionisti fanno pressione su Credit Suisse per spingerla a ridurre la sua esposizione ai combustibili fossili. Un gruppo di investitori, con 2.200 miliardi di euro in gestione, ha presentato una risoluzione alla banca svizzera chiedendo di ridurre la sua esposizione agli asset petroliferi, del gas e del carbone.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 290 “Fossile, azionisti fanno pressione su Credit Suisse”), l’intervento è stato coordinato dagli enti di beneficenza ShareAction, che aveva riunito gli investitori nel 2021 per presentare una risoluzione simile a Hsbc, spingendo la banca a cambiare la sua politica sul carbone, e Ethos Foundation.
Secondo le due associazioni, dalla firma dell’Accordo di Parigi nel 2016, Credit Suisse ha prestato più di 82 miliardi di dollari a società e progetti di combustibili fossili ed è la prima banca europea per fornitura di finanziamenti per l’estrazione di carbone.
La banca ha risposto che si impegnerà con gli investitori sulla proposta e pubblicherà informazioni sulla sua esposizione ai combustibili fossili in un report di sostenibilità.
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