Giustizia climatica, l’Onu approva risoluzione storica
L’assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che rende più facile ritenere i Paesi inquinanti legalmente responsabili di non aver affrontato l’emergenza climatica. Il voto storico è stato guidato da Vanuatu, una piccola nazione insulare nel Sud Pacifico, e da giovani attivisti.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 331 “Onu, risoluzione storica per la giustizia climatica”), la risoluzione, co-sponsorizzata da oltre 120 Paesi, sarà una cartina tornasole legale per il movimento globale che cerca di far rispondere nei tribunali gli Stati per i loro fallimenti climatici. La risoluzione, infatti, prevede anche di chiedere un parere legale della Corte internazionale di giustizia per chiarire gli obblighi degli Stati di affrontare la crisi climatica e le conseguenze per l’inazione.
Ishmael Kalsakau, primo ministro di Vanuatu, ha definito il voto «una vittoria per la giustizia climatica di proporzioni epiche» e «l’inizio di una nuova era nella cooperazione multilaterale sul clima, un’era che pone i diritti umani e l’equità intergenerazionale in prima linea».
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