Consultazione rivolta a tutti gli attori di mercato

Gfanz presenta indici “transition-informed”

17 Ott 2024
Notizie SRI Finance Commenta Invia ad un amico
La Glasgow Financial Alliance for Net Zero ha lanciato una consultazione per definire linee guida e standard di nuovi indici climatici che possano realmente supportare la transizione dell'economia globale verso la net-zero entro il 2050

Gli indici rivestono oggi un ruolo centrale sia come parametri di riferimento per i fondi a gestione attiva sia per le strategie di investimento indicizzate. Tuttavia la maggior parte degli indici correlati al clima spesso non supporta direttamente la decarbonizzazione dell’economia reale poiché non prendono in considerazione le strategie climatiche delle singole aziende, escludono i settori ad alta emissione o richiedono una riduzione delle emissioni anno su anno di difficile realizzazione. Per questo motivo la Glasgow Financial Alliance for Net Zero (Gfanz) attraverso il Gfanz Index Investment Workstream, co-diretto da Lgim, Pka e Sgx Group, ha lanciato la consultazione pubblica “Index Guidance to Support Real-Economy Decarbonization” per definire linee guida volontarie utili allo sviluppo di indici “transition-informed” per raggiungere l’obiettivo della net-zero.

Il documento di consultazione propone una traccia delle potenziali linee guida che i fornitori di indici, data providers, borse valori, asset owners, gestori e altri investitori potrebbero utilizzare per sviluppare e adottare volontariamente e indipendentemente indici “transition-informed” che supportino la decarbonizzazione dell’economia reale e il raggiungimento della net-zero entro il 2050. Muovendo dagli attuali indici è quindi auspicabile una evoluzione degli attuali indici presente sul mercato (Flagship, Screened and Scored, Climate Transition Benchmark e Paris-aligned Benchmark) verso le tre categorie di indici “transition-informed” da introdurre nel lungo periodo:

– gli indici “transition-potential” che includono aziende che dimostrano il potenziale per allinearsi alla transizione net-zero in modo vincolato nel tempo, nonché quelle aziende che sono incluse negli indici “transition-engaged”

– gli indici “transition-engaged” che includono aziende che sono “in fase di sviluppo”, in fase di allineamento o allineate alla net zero, o sono una Climate Solution  (per Climate Solution si intendono quelle aziende che rappresentano soluzione per ridurre o eliminare direttamente le emissioni, producono fattori abilitanti che contribuiscono indirettamente alla loro riduzione o che utilizzano Nature-based solutions che mitigano gli impatti sul clima)

– gli indici “net-zero” che includono solo aziende che sono allineate alla net zero o sono una Climate Solution

Le sei categorie di indici, attuali e i futuri “transition-informed”, possono co-esistere, ma a scale diverse, man mano che il mercato si evolve.

Come mostrato nel grafico sottostante le linee guida a cui dovrebbero attenersi gli index providers per la costruzione dei nuovi indici dovrebbero seguire in processo in più fasi in cui l’inclusione di tutte le società nell’universo investibile rappresenta il punto di partenza, seguito da una valutazione continua in riferimento a criteri chiave per ciascuna società, determinati individualmente e in modo indipendente dai fornitori di indici, che può portare a un’esclusione graduale, totale o a un reinserimento della società nell’indice a seconda che ci via siano o meno sforzi dimostrabili per allinearsi a un percorso di net-zero.

 

Il documento identifica inoltre le aree di intervento per aumentare la disponibilità, la qualità e la comparabilità dei dati climatici e sottolinea l’importanza della collaborazione tra operatori di mercato, istituzioni finanziarie, aziende e policymakers. Tra le soluzioni consigliate agli index providers e agli asset managers vi sono la graduale introduzione di metodi di rilevazione più precisi, l’identificazione di differenze sistematiche per generare un fattore di aggiustamento e l’incoraggiamento rivolto alle aziende per standardizzare la raccolta e il reporting dei propri dati.
Attraverso un maggiore integrazione di dati climatici e i piani di transizione net-zero delle imprese gli indici “transition-informed” andrebbero oltre l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio di un portafoglio di investimenti, supportando una duratura transizione dell’economia reale verso basse emissioni di carbonio.

La consultazione resterà aperta fino al 9 gennaio prossimo, i risultati e le indicazioni raccolte confluiranno in un paper che sarà pubblicato entro del primo trimestre del 2025.

Matteo Russo

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