Germania, abolita la Supply Chain Act in attesa della Csddd
Il nuovo governo federale tedesco ha annunciato l’abolizione della legge nazionale sulla due diligence nelle catene di fornitura , la Supply Chain Act o Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz (Lksg), sospendendo fin da subito l’obbligo di rendicontazione e le attività di due diligence, in attesa dell’entrata in vigore della Corporate Sustainability Due Diligence Directive (Csddd) dell’Ue.
La misura rientra nel “Programma immediato per la riduzione della burocrazia”, previsto dall’accordo di coalizione tra i partiti di centro-destra Cdu/Csu e i Socialdemocratici (Spd). La Lksg, approvata dal Parlamento tedesco (Bundestag) nel 2021, era entrata in vigore il 1° gennaio 2023 per le imprese con oltre 3.000 dipendenti, ed estesa dal 2024 a quelle con oltre 1.000. La legge imponeva alle aziende di svolgere annualmente un’analisi dei rischi legati ai diritti umani e all’ambiente lungo le proprie catene di fornitura, comprese quelle indirette, con sanzioni fino al 2% del fatturato in caso di violazioni.
La Lksg sarà sostituita dalla direttiva europea Csddd, che, a seguito delle modifiche contenute nella proposta Omnibus della Commissione Ue, dovrebbe entrare in vigore dal 2028. La direttiva prevede obblighi di due diligence più flessibili: il monitoraggio sarà richiesto ogni cinque anni anziché annualmente, e l’analisi si concentrerà principalmente sui fornitori diretti, salvo evidenze di impatti negativi più a valle. In questo periodo transitorio, le imprese non saranno soggette a sanzioni, tranne nei casi più gravi di violazioni dei diritti umani.
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