G7: accordo per trasparenza su rischi climatici delle aziende
Da Londra arriva l’impegno dei ministri delle finanze dei Paesi membri del G7 per introdurre obblighi informativi sui rischi e impatti climatici per le aziende. L’accordo arriva al termine della due giorni del 4 e 5 giugno che ha visto i ministri delle sette potenze industriali incontrarsi insieme ai vertici del Fmi, della Banca mondiale, dell’Ocse, dell’Eurogruppo e del Fsb.
L’impegno messo nero su bianco nel comunicato finale non contiene indicazioni in merito alle tempistiche o ai dettagli, ma esprime una posizione condivisa in seno al G7 che sarà sottoposta alla discussione nel consesso più ampio del G20, aprendo alla possibilità di un accordo globale sul reporting climatico da raggiungere prima della conferenza Cop26 di Glasgow prevista per il prossimo novembre.
I ministri del G7, si legge nel comunicato, «sostengono gli sforzi per l’introduzione di obblighi trasparenza finanziaria legata ai cambiamenti climatici che forniscano informazioni coerenti e utili per gli attori di mercato e che siano basate sul modello avanzato dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosures (Tcfd), in linea con i regimi nazionali adottati». Il G7 dei ministri delle finanze quindi «condividono la necessità di una standard globale di base per la reportistica aziendale sulla sostenibilità, che le diverse giurisdizioni possano poi integrare ulteriormente», reso urgente dal bisogno degli investitori di «informazioni di alta qualità, comparabili e affidabili sui rischi climatici».
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