Un esame degli investimenti dei fondi pensioni rivela ancora il potenziale inespresso di questi enti per un modello di finanza responsabile. La recente Relazione annuale della Covip ha messo in luce che, alla fine del 2014, il 62% degli asset dei fondi pensione erano investiti in titoli di debito, il 17% in azioni e il 13% per cento in Oicr. Non solo. Gli investimenti in titoli emessi da imprese italiane ammontano a 2,6 miliardi (solo il 3% del totale); e gli investimenti dei fondi pensione in titoli di capitale italiani costituiscono circa il 5% del portafoglio azionario complessivo, che ammonta a oltre 16 miliardi.
Secondo quanto riportato dalla newsletter del Salone del risparmio, Covip ha chiesto dunque ai fondi, ancora troppo esposti sul reddito fisso, un cambiamento e un decisivo miglioramento dei processi organizzativi interni e della gestione dei rischi, al fine di orientare le politiche di investimento verso un’allocazione delle risorse più adeguata all’evoluzione del mercato. Nella sostanza, viene chiesto ai fondi un impegno di investimento a più lungo termine e più integrato con la propria realtà infrastrutturale e territoriale. Insomma, un ruolo di investitori istituzionali responsabili.
Il cambiamento auspicato dalla Covip è in linea con i desiderata dei regulator europei: già nell’ambito della consultazione avviata lo scorso febbraio dalla Commissione europea sul Libro Verde per la creazione del mercato europeo dei capitali, infatti, veniva riservato ai fondi pensione un ruolo di particolare rilevanza. Nella visione della Commissione, infatti, se da un lato questi strumenti possono ricoprire un ruolo sempre maggiore per contribuire alla formazione di pensioni adeguate e sostenibili, dall’altro lato possono anche giocare un ruolo determinante nel sostegno all’economia europea in qualità di investitori istituzionali.
«Con la consultazione che si è conclusa lo scorso 13 maggio – ha spiegato Sonia Maffei, Direttore del settore Previdenza e Immobiliare di Assogestioni – la Commissione ha cercato di identificare le problematiche e di raccogliere proposte per eliminare gli ostacoli che i fondi pensione ancora incontrano nell’investimento in attività a lungo termine, al fine di consentire agli stessi di poter svolgere un ruolo di primaria importanza nel finanziamento dell’economia reale e delle piccole e medie imprese».
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