Facebook ai dipendenti: «Avete il diritto di protestare»
Facebook ha fatto sapere che non punirà i dipendenti che si allontaneranno dal lavoro per partecipare alle proteste pro-immigrati previste per il 1° maggio. E non è tutto. L’azienda è intenzionata a indagare su tutti i suoi fornitori qualora dovessero reprimere i diritti di protesta che spettano ai dipendenti.
Un portavoce dell’azienda ha scritto che «a Facebook siamo impegnati a incoraggiare un posto di lavoro inclusivo». Inoltre, «sosteniamo il nostro personale nel riconoscimento della Giornata internazionale dei lavoratori e altri sforzi fatti per alzare la consapevolezza per condizioni di lavoro sicure ed eque».
Un portavoce ha fatto sapere anche che questo diritto sarà riconosciuto indipendentemente dal fatto che i lavoratori avvisino in anticipo o meno l’azienda. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, infine, Facebook sarebbe pronta anche a rivalutare i propri legame con qualunque fornitore che dovesse violare la legge che protegge i diritti dei lavoratori a organizzarsi e proteggersi.
1° maggiodiritto dei lavoratorifacebook