ET.TRADING-SRI: AGGIORNAMENTO TREND ETF

Etf Esg, un goal a testa nel derby Europa-Usa

26 Nov 2024
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La divergenza tra i trend dei titoli sostenibili dell'area euro con quelli Usa condiziona le tendenze di fondo dei cloni dei loro panieri: sulle azioni, meglio America che Eurozona, il contrario sul fronte obbligazionario. Che è ora in generale alimentato favorevolmente dalla conclusione della Cop29

Prosegue la divergenza tra i trend delle quotazioni degli Etf sostenibili quotati a Piazza Affari e monitorati dall’Ufficio Studi di ET (leggi Trading con Etf Sri: la prova su strada) agganciati ai titoli dell’area euro con quelli indicizzati a panieri di titoli dei mercati statunitensi.

La divergenza risulta essere netta sul fronte azionario a favore dei cloni legati alle azioni a stelle e strisce in trend rialzista, rispetto al recente trend ribassista delle azioni dell’area euro, anche per quelle che eccellono sul fronte delle variabili Esg. Di contro, sul fronte dei fondi quotati con sottostanti indici obbligazionari, sono gli strumenti agganciati a titoli di Stato dell’Eurozona a mostrare una forza ben maggiore rispetto agli omologhi strumenti agganciati alle obbligazioni statunitensi. Si tratta di tendenze di fondo alimentate dalle aspettative di sviluppo delle politiche monetarie di Banca Centrale Europea, sempre più espansiva e quindi orientata a altri tagli dei tassi di interesse, e Federal Reserve, ultimamente più conservativa.

A fianco delle dinamiche dei Bce e Fed, uno degli ultimi temi caldi a tenere alta l’attenzione per i cloni di panieri di titoli legati all’ambiente e al cambiamento climatico è stata la Cop29 da poco conclusasi a Baku, dove i Paesi partecipanti hanno concordato un nuovo obiettivo finanziario di 300 miliardi di dollari all’anno per aiutare le nazioni più povere ad affrontare gli impatti del cambiamento climatico. In questa occasione, è stato inoltre raggiunto un accordo per l’attuazione dell’Articolo 6.4 del Trattato di Parigi, che stabilisce un mercato unico, indipendente e globale per i carbon credit e che potrebbe sbloccare miliardi di dollari di finanziamenti nei prossimi anni. La reazione degli investitori attenti anche alle variabili Esg non si è infatti attendere. Nel commentare i risultati della Cop29, Moneyfarm ha sottolineato il proprio impegno ad aumentare la quota di investimenti sostenibili, che riguardano attività economiche che contribuiscono a obiettivi ambientali o sociali. “A tal fine – hanno scritto gli esperti di Moneyfarm -, investiamo anche in Etf su obbligazioni emesse da banche per lo sviluppo sostenibile e su Green Bond emessi da Stati o da aziende ad alto rating, volti a finanziare progetti che portano benefici ambientali. Tali asset class generalmente hanno un livello di volatilità estremamente inferiore rispetto agli investimenti in azionario tematico e quindi il rischio rimane relativamente più basso, sia per la loro natura obbligazionaria, sia per la loro diversificazione, sia per il merito creditizio degli emittenti”.

Anche le indicazioni sui flussi verso gli Etf Esg relativi allo scorso mese hanno mostrato indicazioni di prima conferma sulle attuali tendenze. Come evidenziato dall’analisi mensile dei flussi del mercato Etf a cura di Amundi ETF, a ottobre le strategie azionarie esplicitamente orientate a fattori ambientali, sociali e di governance hanno registrato afflussi per 5,3 miliardi di euro, quasi un quarto delle allocazioni azionarie complessive. In particolare spicca il fatto che gli investitori hanno investito 2,9 miliardi di euro nelle azioni statunitensi.

Per quanto riguarda gli strumenti legati al mercato obbligazionario, i dati di Amundi Etf mostrano che il mese scorso il reddito fisso Esg ha raccolto complessivamente 2,3 miliardi di euro. Le allocazioni maggiori si sono verificate nel debito societario investment-grade, con 900 milioni di euro, e nei titoli di Stato, anche in questo caso con 900 milioni di euro.

Fabrizio Guidoni

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