ET.analist / M&G: «Il sociale aiuta le performance di portafoglio»
ET.analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nel numero 31 (Finanza Sri, gli ultimi report degli analisti/31), è stata riportata un’analisi di Thembeka Stemela Dagbo, gestore di M&G (Lux) Diversity and Inclusion Fund, su come pensare al sociale aiuta le performance di portafoglio.
In questo contributo, Dagbo mette in luce come le aziende stiano sempre più riconoscendo il valore della diversità ai più alti livelli di governance e, in generale, all’interno delle loro organizzazioni, sostenute da una clientela in evoluzione in cui le donne e le minoranze etniche hanno un crescente potere d’acquisto. «Per un’azienda avere un management che rifletta questo trend e che si adoperi per offrire prodotti e servizi che possano generare empowerment per queste fasce di popolazione crea un vantaggio competitivo unico», spiega l’analista. L’esperta cita anche diversi studi che dimostrano che le aziende con maggiore diversity tendono a registrare performance superiori del 25-40% rispetto ai propri competitor. Dagbo evidenzia che «escludere l’investimento nel sociale dalle considerazioni sugli investimenti sostenibili non solo compromette i progressi compiuti sugli obiettivi Sdg dell’Onu, ma rivela che spesso le prospettive di una significativa crescita finanziaria di molte aziende che affrontano le questioni sociali sono trascurate e sottovalutate». Tuttavia, secondo un rapporto di Force for Good, il gap di finanziamento degli Sdg è salito a 100mila miliardi di dollari durante la pandemia. «Riteniamo che l’ambiente e l’impatto sociale non dovrebbero essere visti in modo isolato, dato che spesso si influenzano reciprocamente. Il cambiamento climatico colpisce in modo particolare le minoranze etniche e le comunità a basso reddito – aggiunge l’analista -. E poiché le donne costituiscono la maggior parte della popolazione impoverita del mondo, ne sono anch’esse toccate». Pet l’esperta, le questioni relative al clima e all’ambiente non possono essere risolte se la maggior parte del pianeta viene esclusa da questa equazione. «È possibile costruire un portafoglio che attinge a società sostenibili che dimostrano alti livelli di diversity, prevedibilità del flusso di cassa e modelli di business ben consolidati, bilanciando con partecipazioni più orientate al valore, da un lato con aziende più giovani e dall’altro con quelle che generano un impatto sociale positivo sulle comunità svantaggiate», ragiona Dagbo, mettendo in risalto interessanti opportunità di investimento, sia nei mercati emergenti sia in quelli più sviluppati, che generano un impatto sociale positivo e buoni rendimenti finanziari.
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