ET.Analist/ MainStreet Partners: «I vincitori del climate change»
ET.Analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nell’ultimo numero (Finanza Sri, ultimi report degli analisti/ 21) Daniele Cat Berro, director di MainStreet Partners, nel documento “Biodiversità e investimenti, un legame da non sottovalutare” parte da una considerazione: «A oggi l’umanità ha già causato la perdita di più dell’80% di tutti i mammiferi selvatici e della metà delle piante».
Secondo le previsioni nelle Nazioni unite questo avrà principalmente due effetti: favorirà il cambiamento climatico e porterà alla perdita di molteplici “servizi essenziali”, come l’impollinazione delle colture o la purificazione dell’acqua. Nel complesso, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Oecd) stima che gli effetti sopracitati porteranno a una perdita di valore tra i 125mila e i 140mila miliardi di dollari all’anno (oltre il 150% del Pil mondiale). Per questo motivo le istituzioni lavorano a soluzioni che interrompano la spirale negativa, si pensi alla Biodiversity Strategy for 2030 lanciata dalla Ue e alle modifiche proposte dall’Esma relative alla biodiversità nella Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr).
Mainstreet identifica due tipi di società “vincitrici”: «Da un lato, quelle che direttamente e/o indirettamente creano soluzioni per la salvaguardia della biodiversità. Dall’altro, quelle che considerano i rischi collegati alla biodiversità, in modo da proteggere le proprie attività e sviluppare proattivamente delle policy difensive». Rientrano nel primo gruppo le aziende che si impegnano nella riduzione dell’inquinamento e nell’efficientamento dell’utilizzo delle risorse (come le società di gestione dei rifiuti o di gestione delle acque); quelle che operano nell’energia pulita; le imprese attive nei trasporti; e quelle presenti nel comparto pesca e allevamento sostenibile. Il secondo gruppo va a comprendere istituzionali (come le società assicurative) e grandi investitori focalizzati sulla sostenibilità.
Secondo Mainstreet molti investitori ancora non tengono conto delle variabili legate alla biodiversità, per questo motivo interverrà la regolamentazione richiedendo interventi di questo tipo.
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