ET.analist / Capital Group: «Come gli investitori integrano i fattori Esg»
ET.analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nel numero 31 (Finanza Sri, gli ultimi report degli analisti/31), è stata riportata un’analisi di Capital Group sul report “Esg Global Study 2022”.
In questo contributo, il gestore rivela che quasi due terzi (63%) degli investitori preferiscono utilizzare fondi attivi per integrare i criteri Esg, con le azioni (80%) rispetto alle obbligazioni (58%) come classi più popolari a livello globale per ottenere un’esposizione all’Esg. I dati emergono da un nuovo studio globale di Capital Group che ha coinvolto 1.130 investitori globali istituzionali e wholesale situati in 19 mercati di tutto il mondo. L’obiettivo è di identificare i fattori chiave che determinano l’integrazione dell’Esg da parte degli investitori e le sfide da affrontare. «L’utilizzo dei rating Esg sembra essere saldamente radicato tra gli investitori professionali a livello globale, con una crescente preferenza per i gestori attivi nel prendere le decisioni di investimento centrali», spiega Jessica Ground, Global Head of Esg di Capital Group. «Questa preferenza sottolinea la complessità della valutazione delle questioni Esg e il fatto che la riduzione a un singolo punteggio Esg non può cogliere le sfumature delle valutazioni aziendali». L’analista aggiunge che gli investitori si rivolgono a gestori attivi che possono avvalersi di una approfondita ricerca proprietaria, su solidi sistemi di monitoraggio e sull’impegno nell’analisi delle società. Dallo studio emerge anche, tra le variazioni regionali che persistono, un’adozione crescente. «L’adozione degli Esg è ormai diffusa, con una percentuale di investitori che implementano l’Esg salita all’89%, rispetto all’84% del 2021. L’Europa vanta la percentuale più alta (93%), mentre l’Asia-Pacifico ha registrato il maggior incremento di rispetto a qualsiasi altra regione nell’ultimo anno (all’88% dall’81% nel 2021)», si legge nel report. Tra gli intervistati a livello globale, la soddisfazione delle esigenze dei clienti (27%) e l’impatto positivo (25%) sono le motivazioni più citate per l’adozione degli Esg. L’indagine ha inoltre rilevato che un numero maggiore di europei considera l’Esg “centrale” nel proprio approccio all’investimento (31% contro il 26% a livello globale), mentre gli investitori del Nord America hanno la minore fiducia (18%). A livello globale, quasi quattro su dieci (39%) concordano sul fatto che la mancanza di innovazione di prodotto frena, in parte, una maggiore adozione dell’Esg e l’integrazione dell’Esg rimane la strategia di implementazione più utilizzata dagli investitori (59%). Tuttavia, si rileva anche che l’attenzione per l’ambiente a livello globale sta mettendo in ombra le questioni sociali.
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