Nella sua ultima Trv Risk Analysis “Impact investing – Do SDG funds fulfil their promises?” sui fondi dell’Ue, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) ha messo in dubbio che i fondi di investimento a “impatto” rispettino il claim nel loro nome.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 360 “Impactwashing, fondi Sdgs nel mirino di Esma”), il regolatore si è chiesto se i 187 fondi di investimento Ue che affermano di avere un impatto tangibile positivo sull’ambiente o sulla società mantengano effettivamente le loro promesse agli investitori, sottolineando le sfide nella valutazione dell’impatto nel mondo reale.
I risultati dell’analisi mostrano che i fondi di impact investing che si rifanno agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs) dell’Agenda 2030 dell’Onu non differiscono significativamente dalle controparti non Sdgs o dagli altri fondi Esg per quanto riguarda il loro allineamento con il framework dell’Onu.
Secondo l’Authority questi fondi sollevano preoccupazioni di impactwashing e richiedono vigilanza per valutare se i claim di impatto sono supportati nella strategia di investimento e nelle partecipazioni.
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