Esg Manager Survey, l’Europa conferma la leadership

3 Nov 2020
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La governance resta il principale elemento di valutazione Esg per gli asset manager (l’82%) e l’Europa conferma la propria leadership nel settore rispetto alle altre Regioni. Il dato emerge dai risultati della ESG Manager Survey condotta da Russell Investments tra oltre 400 gestori a livello globale (+33% rispetto al 2019).

Il sondaggio, svolto annualmente da Russell Investments e giunto alla sesta edizione, analizza le prassi e le opinioni dei gestori in relazione a diverse asset class (tra cui azioni, obbligazioni, real asset e private market), per valutarne l’atteggiamento nei confronti degli investimenti responsabili e il modo in cui i criteri Esg sono integrati nei processi di investimento.

Dalla ricerca, condotta dal team di manager-research di Russell Investments, emerge come il 78% dei gestori intervistati a livello globale oggi integri «esplicitamente» valutazioni qualitative o quantitative dei criteri Esg (+5% rispetto all’anno scorso). Nel dettaglio, l’Europa continentale consolida la propria leadership, con il 97% dei gestori che integrano i fattori Esg nei processi di investimento, seguita da Australia e Nuova Zelanda (90%). Gli Stati Uniti (+11%) e il Regno Unito (+11%), invece, registrano la crescita più forte rispetto allo scorso anno.

Il divario tra la leadership europea e le altre aree si riflette nel numero di risorse dedicate esclusivamente all’Esg: il 90% dei gestori patrimoniali europei ha nel proprio organico professionisti che dedicano più del 90% del proprio tempo specificamente a questioni Esg (+20% rispetto alle altre aree e +22% rispetto al 2019). La governance, come anticipato, rimane il principale elemento di valutazione, con l’82% degli intervistati che la identifica come il criterio Esg con il maggior impatto sulle decisioni di investimento. Le questioni ambientali però guadagno terreno, in particolare in Europa, dove i gestori che identificano le considerazioni ambientali come l’elemento di maggior impatto sulle decisioni d’investimento sono raddoppiati rispetto al 2019 (un incremento di quasi il doppio rispetto al secondo classificato, il Canada).

L’engagement è citato come la principale fonte di informazioni Esg. Nello specifico, l’engagement proattivo è diventato una caratteristica particolarmente importante tra i manager focalizzati nel reddito fisso: il 92% dichiara di interagire regolarmente con le società in cui investe.

Dallo studio di Russell Investments emerge inoltre che un numero crescente di gestori patrimoniali utilizza provider esterni per la raccolta di dati Esg, in modo da integrare le informazioni che hanno a disposizione internamente. Ciò riflette la crescente rilevanza data dai gestori all’integrazione dei criteri Esg nell’analisi delle opportunità di investimento.

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