ESG governance LAB, connessioni tra tassonomia ed ESG Identity
Si è tenuto venerdì il quinto appuntamento 2021 dell’ESG governance LAB, focalizzato su “Taxonomy & Purpose – La frontiera normativa del why”. L’incontro, riservato ai partner del LAB e sviluppato assieme allo studio legale Gianni Origoni (Gop), ha affrontato le connessioni tra la svolta normativa europea, in particolare identificata con il Regolamento Tassonomia, e il progressivo affermarsi del purpose in aziende e gruppi finanziari.
Dal lato aziende, l’esperienza riportata dal Gruppo Hera ha evidenziato come l’istituzionalizzazione del purpose in statuto sia stata il compimento di un percorso, e oggi sia una leva importante verso azionisti e investitori. Sul fronte finanza, Eurizon ha spiegato che la costruzione di una ESG Identity da parte dell’azienda è ciò che l’investitore cerca. Ma che anche l’ESG Identity dell’investitore è poi una leva per riuscire ad attivare un engagement Esg a due vie (cioè, che sia una vera partnership con la società investita). Lo stesso ha evidenziato BancoPoste: costruire una Esg Identity è oggi già ritenuto un fattore competitivo nella scelta dei gestori.
Lo studio legale Gop ha passato in rassegna le recenti evoluzioni di compliance, e confermato come, già nei processi normativi in atto, l’indicazione sia chiara: oggi, «essere sostenibile» significa ormai «comportarsi in modo sostenibile».
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