Enpaia-Censis: i giovani credono nell’agricoltura sostenibile
Sostenibilità ambientale e lotta al riscaldamento globale sono per nove giovani su dieci le priorità nell’agenda italiana del prossimo futuro. E l’agricoltura è il settore che prima e meglio degli altri ha interpretato queste urgenze. Questo è quanto emerge dal 3° numero dell’Osservatorio del mondo agricolo, “La riscoperta dell’agricoltura nella youth economy”, presentato il 19 maggio dalla Fondazione Enpaia, l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura, e dal Censis.
Lo studio fotografa il nuovo rapporto dei giovani, i Millennials (i nati tra la metà degli anni Ottanta e Novanta), e i giovanissimi, la GenZ (i nati tra il 1995 e il 2010), con la terra, con la produzione e il consumo del cibo, con l’impresa e il lavoro in agricoltura. Emerge che per il 60% della GenZ e per il 48% dei Millennial, gli agricoltori hanno operato per rendere la filiera del cibo sostenibile. Inoltre, per i giovani l’agricoltura sostenibile significa anche concrete opportunità lavorative: l’88,7% è convinto che sia possibile creare occupazione di qualità, con valori che arrivano all’89,5% tra i giovanissimi della GenZ.
In più, per il 51,7% dei giovani il settore agricolo si rilancerà prima degli altri nel post Covid-19 e per l’82% (l’85% nella GenZ) questa ripresa sarà decisiva in altri ambiti oggi in difficoltà, come il turismo e la filiera del food. Per questi motivi, quasi il 91,7% dei giovani italiani è favorevole a dare aiuti alle imprese agricole che scelgono di investire nelle diverse forme di sostenibilità ambientale.
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