Eni vince il Webranking di Lundquist
Eni, con 89,1 punti su 100, si conferma vincitrice nella quattordicesima edizione italiana della ricerca Webranking, realizzata da Lundquist in collaborazione con la società svedese Comprend. Telecom Italia (86,6) sottrae il secondo posto a Snam (85,9), che scende in terza posizione.
Da quasi vent’anni, si legge in una nota diffusa da Lundquist, Webranking è la ricerca più riconosciuta in Europa sulla comunicazione corporate online. Quest’anno la ricerca ha valutato 70 grandi aziende quotate a livello italiano e 802 a livello internazionale.
2 SOCIETÀ SU 3 NON SUPERANO LO STRESS TEST
Partendo dalle esigenze degli stakeholder, spiega sempre la nota, la ricerca Webranking misura i fondamentali della comunicazione corporate e finanziaria e l’apertura al dialogo sui canali digitali. Considerando metà del punteggio pieno, vale a dire 50 punti, come soglia minima per una buona comunicazione digitale, quest’anno sono aumentate (dal 29% al 34%) le aziende italiane “promosse” dal test. Salini Impregilo, Yoox Net-A-Porter, Generali, Cerved e Moncler sono le società che hanno migliorato maggiormente il loro punteggio.
Ancora due società su tre non superano il test a livello italiano. In fondo alla classifica si posizionano le aziende “bocciate” che non presentano i contenuti minimi richiesti dal mercato e che ottengono meno di 30 punti. La percentuale delle aziende “bocciate” (30%) è doppia rispetto al dato europeo che prende in esame le più grandi 500 aziende in Europa.
Il fatto che le società ai primi posti della classica siano simili negli anni e che tutte le neo-quotate entrate per la prima volta in classifica sono state bocciate nel test, dimostra che per arrivare all’eccellenza nella trasparenza è necessario un lungo lavoro sul piano culturale supportato anche dal coinvolgimento del top management.
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