Eni ha partecipato alla Task Force del Financial Stability Board (Fsb), braccio operativo del G20 per l’equilibrio finanziario mondiale, per la realizzazione delle raccomandazioni sulla Climate-related Financial Disclosures (vedi articolo Il G20 spiega l’effetto clima in Borsa). Il gruppo petrolifero è stato l’unico italiano nel ristretto consesso dei 32 soggetti che hanno composto la task force, e ha inviato come suo rappresentante Giuseppe Ricci, chief refining & marketing officer.
«Eni – ha spiegato l’ad di Eni Claudio Descalzi – ritiene che la sfida del climate change non rappresenti solo rischi, ma anche grandi opportunità legate alla transizione energetica». Il manager ha sottolineato i tre pillars della strategia della società: il miglioramento dell’efficienza operativa; un portfolio upstream a basso contenuto di carbone; rilevanti investimenti in rinnovabili e ricerca low carbon.
«Crediamo – ha proseguito – che agire sia importante quanto fare disclosure su quanto facciamo. Per questo, abbiamo progressivamente aumentato la nostra comunicazione sul climate change e oggi siamo considerati tra i leader dell’industria globale nella rendicontazione climate related».
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