Enel Finance International N.v. (Efi), società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel spa, ha lanciato giovedì scorso il primo General purpose SDG linked bond sul mercato europeo, destinato a investitori istituzionali. L’emissione obbligazionaria prevede tre tranche, per un totale di 2,5 miliardi di euro, ed è legata al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite (Sdgs).
Per le prime due tranche, da un miliardo l’una (scadenza 2024 e 2027), il tasso di rendimento del bond è legato a uno specifico obiettivo di sostenibilità (in linea con l’Sdg 7): ossia il raggiungimento da parte di Enel, al 31 dicembre 2021, di una percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili pari o superiore al 55% della capacità installata totale consolidata. In caso di mancato raggiungimento della quota prevista, sarà applicato un meccanismo di step up con un incremento di 25bps del tasso di interesse, a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla data di pubblicazione dell’assurance report del revisore, che certificherà i risultati.
Per la terza tranche, 500 milioni di euro con scadenza nel 2034, l’eventuale step up del tasso è legato al mancato raggiungimento di un obiettivo sulla riduzione delle emissioni: al 2030, le emissioni dirette di gas serra dovranno essere pari o inferiori a 125 g di CO2 per kWh. Quest’ultimo target è in linea con l’impegno assunto da Enel per ridurre del 70%, rispetto ai valori 2017, le proprie emissioni dirette di gas serra per kWh entro il 2030.
Il bond, garantito da Enel e lanciato nell’ambito del programma di emissioni obbligazionarie a medio termine di Enel ed Efi (Programma euro medium term notes – Emtn), ha ricevuto richieste in esubero per quasi 4 volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 10 miliardi di euro. Si prevede che l’emissione sia quotata sul mercato regolamentato della Borsa d’Irlanda.
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