Emissioni di metano, l’Aie bacchetta l’industria energetica
L’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) ha rimproverato l’industria energetica per non essere riuscita a ridurre le sue emissioni di metano nonostante l’impennata dei profitti.
Come anticipato nella rassegna stampa di questa settimana (OB/ 326 “Emissioni, l’Aie bacchetta l’industria energetica”), nel suo ultimo report, “Global Methane Tracker 2023”, l’organizzazione fondata dall’Ocse ha stimato che nel 2022 le emissioni globali di metano dell’industria dei combustibili fossili sono aumentate a un livello quasi record: 135 milioni di tonnellate, di poco al di sotto del livello record del 2019.
L’anno scorso, le compagnie petrolifere e del gas hanno registrato anche profitti eccezionali a causa della crisi energetica provocata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina: 4 trilioni di dollari nel 2022, rispetto a circa 1,4-1,5 trilioni di dollari negli anni precedenti.
Alla luce di questi dati, Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Aie, ha chiesto alle società energetiche di utilizzare questi profitti “imprevisti” per tagliare le loro emissioni e ha esortato i responsabili politici ad aumentare la pressione sull’industria energetica.
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