L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa) ha avviato, lo scorso 2 aprile, gli stress biennali del settore europeo sulle pensioni aziendali e professionali. Con una novità importante: per la prima volta, uno stress test europeo introduce una valutazione delle esposizioni Esg (ambientali, sociali e di governance) relative all’impatto diretto di uno scenario di mercato in condizioni di tensione. La valutazione Esg è stata introdotta sia in relazione al finanziamento dei fondi pensione a prestazione definita (Defined Benefit – DB); sia connessa al reddito pensionistico futuro previsto per i fondi pensione a contribuzione definita (Defined Contribution- DC).
Tutti i Paesi Ue, con attività Iorp “materiali” (definite come almeno 500 milioni di euro di attività in totale alla fine del 2018) devono comunicare i dati all’Eiopa. I fondi pensione avranno tempo fino al 19 giugno per presentare i dati alle autorità nazionali di regolamentazione (nel caso italiano Covip) che, a loro volta, devono raccogliere le informazioni e riferire all’Eiopa entro il 28 agosto. La relazione finale dovrebbe essere pubblicata a dicembre di quest’anno.
Tra le richieste dell’«esercizio» avviato dall’Authority di controllo europea, oltre alla verifica sull’introduzione o meno degli Esg nelle politiche e nel processo di investimento, i fondi pensione sono tenuti a verificare quanto e in che modo le normative europee già recepite (come Iorp II) o in fase di recepimento (come la shareholder Rights directive) abbiano impattato sulle politiche Esg dei fondi.
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