Edhecinfra: rating Esg senza effetti sui real asset non quotati
Un rating di sostenibilità più elevato non avrebbe effetti sui risultati finanziari dei gruppi infrastrutturali non quotati. A sostenerlo è uno studio della società di ricerca Edhecinfra, che ha utilizzato i dati di Gresb, gruppo olandese che traccia gli Esg nei real asset. Come riportato anche dalla rassegna sostenibile di questa settimana (Et.Observer/171 – Esg nei real asset, perché no?) lo studio ha esaminato 173 società in Europa, America, Australia e Nuova Zelanda che hanno riferito su aree che comprendono la diversità di genere e l’efficienza energetica tra il 2016 e il 2018.
Lo studio, in realtà, sarebbe in contrasto con altre ricerche che dimostrano come le aziende con migliori credenziali Esg siano più forti, basate sull’idea che questioni come la cattiva governance e i problemi ambientali danneggino la redditività. Un altro rapporto di Axioma, il provider di analisi di rischio e di portafoglio, ha dichiarato che i portafogli ponderati a favore delle aziende con migliori punteggi Esg hanno sovraperformato i loro benchmark; e un’analisi del Boston Consulting Group nel 2017 di oltre 300 delle più grandi aziende farmaceutiche, di beni di consumo, petrolio e gas, bancarie e tecnologiche del mondo, ha rilevato che quelle con operazioni più etiche hanno realizzato profitti maggiori.
Tuttavia, lo studio sulle società di infrastrutture private ha sottolineato che la mancanza di correlazione «non dovrebbe impedire agli investitori di adottare un approccio Esg», rilevando che non vi è alcun danno negativo per i rendimenti.
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