Ecovadis, scende la sostenibilità lungo la filiera
Ecovadis ha rilasciato la quinta edizione annuale del Business Sustainability Risk & Performance Index che rivela che l’Europa, dove risiede quasi la metà delle aziende quotate in Borsa più sostenibili del mondo, ha ottenuto il punteggio di 52,5 (in crescita rispetto al 51,2 del 2019), contro il 46,7 del Giappone, 46,5% del Nord America, 43,9 degli Emirati Arabi, 38,3 dei paesi Bric e il 36,9 della Grande Cina.
L’Index si basa sulla performance di sostenibilità di oltre 46mila aziende valutate da Ecovadis nel periodo 2016-2020 sulla base di 21 criteri di sostenibilità in quattro ambiti: Ambiente, Lavoro e Diritti Umani, Etica e Approvvigionamento Sostenibile. I punteggi variano su una scala da zero a 100, dove inferiore a 25 corrisponde a un rischio elevato, 25-44 rappresenta un rischio medio, oltre 45 indica una buona prestazione e sopra 64 una performance avanzata.
L’indice di quest’anno ha visto la più forte crescita delle performance nel tema del Lavoro e Diritti Umani, che riguarda la salute e la sicurezza dei dipendenti, le condizioni di lavoro, il lavoro minorile e forzato, la diversità e la discriminazione, con il punteggio di 50,7 rispetto al 48,2 dell’Ambiente, 44,3 dell’Etica e il 37,6 dell’Approvvigionamento Sostenibile.
È allarmante, si legge in una nota, il dato in discesa sulla performance degli acquisti sostenibili (un catalizzatore chiave per mitigare i rischi di sostenibilità in tutta la catena di approvvigionamento) che ha perso nel 2020 0,4 punti rispetto al punteggio di 38 del 2019.
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