il monitoraggio dell'osservatorio assonime
Ecco chi dialoga con gli azionisti (con policy)
Sono 94 le aziende che hanno pubblicato la propria policy per il dialogo con gli azionisti secondo il monitoraggio di Assonime. L’Associazione tra le società italiane per azioni ha avviato un anno fa, a marzo 2021, l’Osservatorio sulle Politiche di Dialogo con gli Azionisti, aperto alla partecipazione di tutte le società che aderiscono o intendono aderire al Codice di Corporate Governance. Il Codice, aggiornato nel gennaio 2020 ed in vigore nella nuova versione dall’esercizio 2021 (con rendicontazione nel 2022), ha infatti affidato all’organo di amministrazione il compito di promuovere il dialogo della società con gli azionisti e gli altri stakeholder rilevanti.
A luglio 2021 Assonime ha pubblicato le Linee guida per le politiche di engagement delineando i ruoli e le responsabilità nella definizione della politica e nella gestione del dialogo in coerenza con le funzioni e i compiti che il Codice attribuisce ai diversi attori del sistema di governance (si legga anche l’articolo “Azionisti, i 7 principi di Assonime”) .
Nel frattempo in questi mesi le società quotate di vari settori e dimensioni si sono attivate per allinearsi alle raccomandazioni del nuovo Codice. Secondo l’analisi di Integrated Governance Index 2021, pubblicata a giugno 2021, erano ancora una manciata le aziende che già a fine 2020 disponevano di una policy per il dialogo con gli azionisti che andasse oltre all’istituzione di funzioni preposte come l’IR. Tra queste, per esempio, la policy di Assicurazioni Generali in vigore dal gennaio 2021 e quella di Poste Italiane approvata a dicembre 2020.
Le linee guida presentate da Assonime rappresentano il risultato del confronto tra Assonime e un gruppo di oltre 100 società quotate e di diverse forme di consultazione che hanno coinvolto rappresentanti degli investitori, delle altre componenti mercato e del mondo accademico. Nella recente terza riunione dell’Osservatorio, del 9 marzo 2022, sono stati inoltre esaminati i contenuti del documento elaborato da Assogestioni (Italian Shareholder Director Exchange, anche solo “I-SDX”). Il documento, presentato in via preliminare lo scorso ottobre, intende mettere a disposizione del mercato un insieme di possibili soluzioni da utilizzarsi per l’engagement tra investitori e consiglieri di amministrazione, fornendo un framework per impostare un dialogo attraverso modalità condivise da applicare su base volontaria e secondo criteri di flessibilità e proporzionalità. L’I-SDX si ispira al protocollo adottato sin dal 2014 da investitori ed emittenti statunitensi (c.d. “Shareholder–Director Exchange (SDX) Protocol”) allo scopo di promuovere l’adozione di pratiche virtuose di governo societario ed è stato sviluppato con il contributo delle società di gestione italiane e di investitori istituzionali internazionali rappresentativi di oltre 15.000 miliardi di patrimonio gestito.
Elena Bonanni
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