Due nuovi cloni a gestione attiva per Jp Morgan

18 Mar 2025
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Jp Morgan Asset Management ha lanciato due nuovi comparti a gestione attiva sulla piattaforma EtfPlus di Borsa Italiana.

Il fondo Jpm Global Emerging Markets Research Enhanced Index Equity Sri Paris Aligned Active Ucits Etf, classificato come articolo 9 ai sensi della Sfdr, investe il proprio patrimonio in titoli azionari di società dei mercati emergenti compatibilmente con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi per ottenere un rendimento a lungo termine superiore a quello del Msci Emerging Markets Sri Eu Pab Overlay Esg Custom Index. La strategia di investimento prevede l’interazione diretta con le società emittenti al fine di influenzare positivamente la sostenibilità di alcune pratiche aziendali, con particolare riguardo alle politiche contabili e fiscali, alla trasparenza e alle comunicazioni agli investitori, ai diritti degli azionisti, alla remunerazione e ai fattori sociali e ambientali. Il comparto cercherà inoltre di conseguire una riduzione della sua intensità di gas a effetto serra pari ad almeno il 7% medio annuo e una riduzione complessiva della sua intensità di gas a effetto serra rispetto all’indice di riferimento pari ad almeno il 50 per cento.

Il fondo Jpm Emerging Markets Local Currency Bond Active Ucits Etf, classificato come articolo 8 ai sensi della Sfdr, mira a sovraperformare su un orizzonte di lungo periodo l’indice di riferimento J.P. Morgan Gbi-Em Global Diversified (Total Return Gross). Almeno i due terzi del patrimonio sono investiti in titoli di debito emessi o garantiti da governi, enti pubblici, società aventi sede o che svolgono la parte preponderante della propria attività economica in paesi emergenti. Una quota maggiore o uguale al 51% degli asset del fondo è investita in emittenti che presentano caratteristiche ambientali e/o sociali positive e che applicano prassi di buona governance. Inoltre il 10% del patrimonio del comparto è allocato in investimenti sostenibili che contribuiscono a obiettivi ambientali o sociali, secondo la definizione dell’Sfdr. Il gestore effettua uno screening per stabilire le esclusioni di alcuni settori ed emittenti sulla base di specifici criteri Esg e standard minimi.

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