Due giovani su tre prospettano di stare peggio dei padri
Aumenta il pessimismo delle nuove generazioni in termini di difficoltà di percorso di vita e carriera. In particolare, «8 su 10 rilevano oggi un’accentuata disuguaglianza intergenerazionale in Italia: per il 66% degli intervistati, analizzando il contesto in termini generali, chi oggi studia o inizia a lavorare prospetta per sé un tenore di vita e una posizione sociale ed economica peggiori rispetto alla precedente generazione. Un quarto immagina una permanenza di status e opportunità simili a quelle della generazione dei propri genitori e solo il 9% ipotizza condizioni migliori». Sono i risultati dell’indagine “I giovani italiani e le disuguaglianze“, condotta dall’Istituto Demopolis per Oxfam Italia.
«Sono diversi gli ambiti nei quali i giovani si ritengono penalizzati – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento -. Il 78% indica, al primo posto, la precarietà del lavoro con le minori tutele contrattuali; il 75% l’incertezza sul futuro, la convinzione di non poter contare in prospettiva sulle stesse certezze delle quali ha goduto la generazione dei propri genitori. 7 su 10, inoltre, lamentano la dimensione penalizzante di retribuzioni basse o inadeguate e il 67% individua inique prospettive previdenziali e di accesso alla pensione».
demopolisoxfamPietro Vento