Il terzo più grande asset manager mondiale, State Street Global Advisors, sta facendo pressione su circa 3.500 società in cui investe a favore di una maggiore presenza di donne nei board.
Il colosso della gestione ha annunciato che voterà contro i membri del board responsabili delle nomine in cda o della governance in quelle società che non prendono iniziative in tema di gender diversity.
«In caso una società fallisca nel prendere iniziative che aumentino il numero di donne presenti nel suo board – si legge nella nota della società – Ssga userà se necessario il potere di proxy voting contro il presidente del comitato sulle nomine e/o sulla governance».
diversityproxy votingSSGA