In particolare, sul fronte dei criteri di performance legati alla sostenibilità, Frontis Governance afferma:
«La previsione di parametri di performance collegati alla sostenibilità ambientale e/o sociale è generalmente supportata, purché i parametri utilizzati siano misurabili e chiaramente allineati con le caratteristiche e le strategie dell’emittente. In seguito a segnalazioni ricevute da investitori specializzati in tema di sostenibilità, si è specificato che la mera presenza o il ranking negli indici di sostenibilità non è valutata positivamente. Tale parametro di performance rischia infatti di incentivare comportamenti di breve termine, non necessariamente allineati alle strategie dell’emittente, volti esclusivamente all’attribuzione di un punteggio da parte dei fornitori degli indici».
Con riferimento alla diversità di genere, il proxy advisor rileva:
«Per la generalità delle società quotate italiane, con il prossimo rinnovo delle cariche societarie verrà a scadenza l’obbligo legale di prevedere che ciascun sesso sia rappresentato da almeno un terzo dei componenti degli organi societari (la Legge “Golfo-Mosca” del 2011 trova applicazione per tre mandati consecutivi, di massimi 3 esercizi ciascuno). Frontis Governance supporta iniziative societarie (modifiche statutarie o regolamentari) volte a superare la temporaneità del vincolo normativo, assicurando permanentemente l’equilibrio tra i generi nella composizione degli organi societari. Secondo i principi del network Ecgs, ciascun genere dovrebbe rappresentare almeno il 30% dei componenti gli organi societari».
Frontis specifica che le guidelines rappresentano esclusivamente i principi generali su cui si basano le analisi, «ma non sono e non devono essere applicate in maniera meccanica a tutte le realtà analizzate». Le analisi dsono effettuate caso per caso, tenendo in considerazione i propri principi e le specificità dell’emittente e del settore in cui opera.