Deloitte “calcola” quanto clima entra nei bilanci delle quotate
Le aziende quotate in Italia mostrano una crescente sensibilità sulla informativa legata al cambiamento climatico: nel 2019, su 226 società quotate, il 42% delle relazioni finanziarie include un’informativa relativa al cambiamento climatico, seppur con livelli di dettaglio molto diversificati tra loro, mentre il residuo 58% non evidenzia alcuna informativa. Lo rileva lo studio di Deloitte “Climate change – Un’opportunità per veicolare una informativa consapevole e responsabile al mercato” realizzato con riferimento ai documenti relativi all’esercizio 2019 pubblicati dalle società quotate sul Mercato Telematico Azionario (Mta), gestito e regolamentato da Borsa Italiana, prendendo in considerazione i bilanci pubblicati sino al 15 settembre 2020.
«Appare evidente – si legge – la correlazione tra la presenza di informativa e il settore di appartenenza delle società: il grafico sotto riportato evidenzia per settore di attività il numero delle relazioni finanziarie che includono informativa in merito al rischio correlato al cambiamento climatico rispetto al totale delle relazioni finanziarie delle entità di quel settore. Vedendo il numero delle entità che forniscono informativa rispetto al totale delle società del settore di appartenenza si ha una netta evidenza di come il settore e quindi il business costituiscano il driver più rilevante. L’analisi mostra un sostanziale equilibrio fra società industriali e società finanziarie: in particolare il computo evidenzia che circa il 42% delle entità industriali ha fornito informativa, percentuale di fatto del tutto analoga nel contesto delle società operanti nell’ambito dei financial services».
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