Deliveroo crolla al debutto in Borsa, i diritti dei rider nel mirino
L’attenzione degli investitori ai fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) ha trovato applicazione concreta martedì, con il debutto “deludente” di Deliveroo sul London Stock Exchange (Lse). La società Uk di consegna di cibo a domicilio è arrivata perdere il 30% rispetto al prezzo di collocamento di 3,9 sterline, che già era stato fissato all’estremità inferiore della forchetta di prezzo stabilita in sede di Ipo (offerta pubblica iniziale), chiudendo la prima giornata di contrattazioni in calo del 26 per cento.
Le cause sarebbero da ricercare negli elementi di incertezza relativi alla struttura dell’azionariato, composta da due classi di azioni, e al trattamento dei lavoratori ritenuto non in linea con le politiche Esg.
Il collocamento ha visto una raccolta di 1,5 miliardi di sterline, per una capitalizzazione di 7,59 miliardi. Le azioni Deliveroo non potranno essere negoziate dagli investitori retail fino al termine delle contrattazioni condizionali, previsto per il 7 aprile.
DeliverooesgLondon Stock ExchangelseWilliam Shu