Da Eurosif 5 raccomandazioni ai policymakers europei

26 Nov 2024
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Eurosif ha pubblicato una roadmap normativa con raccomandazioni specifiche per i policymakers europei al fine di incrementare gli investimenti che accelerano la crescita sostenibile e una giusta transizione verso un’economia resiliente e low carbon.

Di seguito le principali raccomandazioni di Eurosif, ognuna delle quali è sostenuta da una serie di azioni politiche specifiche per rafforzare ed espandere l’Eu sustainable finance framework.

1. Identificare chiaramente gli investimenti che contribuiscono a una giusta transizione verso un’economia sostenibile

  • Facilitare l’aumento degli investimenti per la crescita sostenibile definendo chiaramente gli investimenti sostenibili, di transizione e d’impatto nell’ambito della revisione del regolamento Sfdr.
  • Sviluppare uno standard Ue per gli investimenti sociali come insieme di criteri da utilizzare ogni volta che gli investimenti sostenibili perseguono un obiettivo sociale nell’ambito della revisione del regolamento Sfdr.

2. Rafforzare i tool che sostengono e consentono gli investimenti per una giusta transizione

  • Sviluppare uno standard Ue per i benchmark relativi alla sostenibilità/Esg, supportato da una serie di criteri e informazioni minime, che funga da strumento credibile per assistere le decisioni di investimento.
  • Completare la tassonomia Ue delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale: 1) ampliando l’ambito delle attività che rientrano negli obiettivi ambientali; 2) definendo le attività significativamente dannose e differenziando quelle che possono e non possono essere trasformate; 3) identificando le attività di transizione/intermedie.

3. Migliorare la stewardship e l’engagement con gli investitori per incentivare e sostenere la transizione sostenibile delle aziende in cui investono

  • Eliminare gli ostacoli esistenti per l’engagement individuale e collettivo degli investitori, riformando la Shareholder Rights Directive (Srd II) e rivedendo le norme sull’agire di concerto.
  • Definire e incoraggiare un impegno significativo legato alla sostenibilità e stabilire i relativi criteri per gli investimenti di transizione nell’ambito del regolamento Sfdr.
  • Stabilire processi di due diligence appropriati per le istituzioni finanziarie nell’ambito della Csddd e rifletterli nel regolamento Sfdr.

4.  Migliorare la qualità delle informazioni sulla sostenibilità presentate ai consumatori e agli investitori

  • Consentire di prendere decisioni informate sugli investimenti migliorando la qualità delle informazioni sulla sostenibilità delle imprese secondo gli standard europei di rendicontazione della sostenibilità (Esrs).
  • Facilitare l’uso di piani di transizione e obiettivi climatici lungimiranti per le decisioni di investimento, garantendo la coerenza dei relativi requisiti e della disclosure tra le norme dell’Ue.
  • Sforzarsi di ottenere coerenza e interoperabilità a livello internazionale, conducendo esercizi di mappatura e riconciliazione tra gli standard di sostenibilità dell’Ue e quelli di altri Paesi.

5. Mobilitare il contributo degli investitori retail e dei risparmiatori a una giusta transizione

  • Rendere le informazioni relative alla sostenibilità comprensibili per il pubblico retail, semplificando le relative informazioni ai sensi delle norme Ue per i prodotti finanziari offerti agli investitori retail (regolamento Priips).
  • Garantire agli investitori retail l’offerta di prodotti finanziari in linea con le loro preferenze in materia di sostenibilità, adeguando le norme sulla consulenza finanziaria (Mifid2/Idd) in modo da riflettere le categorie di prodotti previste dalla revisione del regolamento Sfdr.
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