Il governo svedese ha proposto di posticipare di un anno l’applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) per le più grandi aziende del Paese. La proposta, inviata lo scorso 15 febbraio al Lagrådsremiss, il Consiglio Legislativo svedese, fa parte di un pacchetto di sgravi per le aziende.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 363 “Csrd, la Svezia vuole ritardare il via”), la bozza propone che le regole di rendicontazione saranno applicate alle società quotate con più di 500 dipendenti per l’anno fiscale che inizia dopo giugno 2024, ritardando quindi il primo ciclo di rendicontazione secondo le regole della Csrd a partire da gennaio 2025.
La direttiva Ue, invece, richiede alla prima fascia di società soggette al nuovo regolamento di iniziare a riferire sui dati dell’anno fiscale 2024. Stoccolma ha giustificato la mossa affermando che le nuove regole sono estese e il posticipo garantirebbe alle aziende svedesi di poter operare a «condizioni competitive all’interno dell’Ue».
Dopo aver ottenuto il parere del Consiglio, il governo potrà presentare un disegno di legge al parlamento svedese.
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