Crisi climatica, questa sconosciuta in campagna elettorale
La crisi climatica viene citata in meno dello 0,5% dei discorsi dei leader politici italiani ripresi dai principali telegiornali. È quanto emerge dal “Monitoraggio dei temi ambientali nei primi 15 giorni di campagna elettorale“, commissionato da Greenpeace Italia e realizzato dall’Osservatorio di Pavia.
Lo studio è stato condotto analizzando le dichiarazioni dei principali leader politici nelle edizioni in prime time dei principali telegiornali generalisti e nei talk show politici trasmessi da Rai, Mediaset e La7 nel periodo fra il 21 agosto e il 4 settembre. Sui social media, sono stati invece monitorati gli account Facebook dei leader. I politici monitorati sono: Berlusconi, Bonelli, Bonino, Calenda, Conte, Della Vedova, Di Maio, Fratoianni, Letta, Meloni, Renzi, Salvini, Speranza, Tajani.
Nei Tg e nei post Facebook, l’ambiente è presente in poco più del 10% delle dichiarazioni analizzate. Nei talk show, invece, le tematiche ambientali sono affrontate nell’80% delle puntate, ma spesso vengono appena citate e in gran parte si declinano come politiche economiche per affrontare la crisi energetica.
Più nello specifico, nei Tg, le dichiarazioni rilasciate dai leader riguardo la crisi climatica sono appena il 3,8% di quelle sull’ambiente e meno dello 0,5% sul totale delle dichiarazioni. Nei talk show, la crisi climatica è citata nel 7,8% dei discorsi a tema ambientale, pari al 6,2% sul totale delle dichiarazioni. Mentre su Facebook i cambiamenti climatici sono citati nel 2,1% dei post a tema ambientale, pari a circa lo 0,2% di tutti i post pubblicati.
«Quella che si sta per concludere è un’estate che sarà tristemente ricordata per la frequenza e la violenza degli eventi climatici estremi a cui abbiamo assistito o continueremo ad assistere in Italia. Eppure, questa drammatica emergenza sembra non interessare affatto molti dei leader politici che si candidano a guidare il Paese», ha dichiarato Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo di Greenpeace Italia. «È quanto si desume ad esempio dalla scarsissima attenzione che, seppur con le dovute differenze, i leader riservano proattivamente alla crisi climatica, come dimostra la percentuale davvero minima di post Facebook dedicati al tema. È invece urgente che la nostra classe politica prenda finalmente atto che i cambiamenti climatici non portano con sé conseguenze devastanti solo dal punto di vista ambientale, ma provocano vittime, generano perdite economiche e accelerano altre crisi come quella alimentare».
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