Hugo Boss è finito nel mirino della Ong Clean Clothes Campaign per violazione dei diritti dei lavoratori nelle fabbriche di Turchia e Croazia in cui la casa di moda produce le sue collezioni. Lavoratori sindacalisti licenziati, intimidazioni, molestie sessuali e deregolamentazione delle ore di lavoro straordinario sono le principali accuse lanciate al marchio tedesco. Secondo la Ong, i salari degli operai turchi nel 2013 (326 euro) sono al di sotto della soglia di povertà (401 euro) e lontani dal livello minimo di sussistenza (890 euro). Hugo Boss ha respinto le accuse. La Ong ha promosso la campagna “Tell Hugo Boss: a real boss pays a living wage “.
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