Comitato sostenibilità, solo il 14,3% ha competenze specifiche
Ieri Consob ha presentato la IX edizione del consueto rapporto sulla corporate governance delle società quotate italiane. Il Rapporto fornisce evidenze in merito ad assetti proprietari, organi sociali, assemblee e operazioni con parti correlate, sulla base di dati desunti da segnalazioni statistiche di vigilanza e informazioni pubbliche. Dal rapporto emerge che la supervisione dei temi di sostenibilità è affidata a un comitato rappresentano nel 35% del listino, corrispondente all’83% del valore complessivo di mercato. Tuttavia solo il 14,3% dei membri presenta competenze specifiche in materia di sostenibilità, secondo quanto emerge dalle informazioni riportate nella Relazione per il governo societario e nel sito web delle società. Tale percentuale sale al 18,6% nel Ftse Mib e a quasi un terzo nelle società a controllo pubblico.
Rispetto agli altri, il comitato di sostenibilità ha in media un numero maggiore di membri (3,5 vs 3,2), più frequentemente presidenti e/o vice presidenti, con titoli di studio universitari, manager e accademici, di età più elevata, meno stranieri e family.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei board il rapporto indica che a fine 2019, i componenti degli organi di amministrazione hanno un’età media di circa 57 anni, sono stranieri nel 6% dei casi e risultano collegati all’azionista di controllo da legami familiari in più del 16% dei casi (cosiddetti amministratori family); infine il 90% dei consiglieri è laureato e ha in prevalenza un profilo manageriale (66% dei casi). L’applicazione delle quote di genere ha generato anche alcuni cambiamenti, ossia a partire dal 2012. In particolare è aumentata in media la quota di membri con un diploma di laurea e studi di specializzazione post-universitari, si è lievemente ridotta l’età media ed è aumentata la diversificazione del background professionale dei consiglieri. La presenza femminile nei board si avvicina alla quota del 40% prevista dalla nuova normativa, applicabile ai sei rinnovi a partire dal 2020.
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