Italia batte Europa nell’integrazione della sostenibilità. Lo indica lo studio condotto da Csr Manager Network e Altis, in collaborazione con Assonime, rileva come il numero di grandi società quotate ad aver creato un comitato di sostenibilità endoconsiliare sia maggiore che in Germania, Spagna, Francia e anche Regno Unito. In particolare in Italia la ricerca ha censito 35 aziende quotate Ftse-Mib su 40, a fronte delle sole 4 (su 30) della Germania, 14 (su 35) della Spagna, 29 (su 40) della Francia, e 26 (su 40) del Regno Unito. «L’attenzione crescente nelle aziende sui temi di sostenibilità – ha detto Marisa Parmigiani, Presidente del CSR Manager Network – è il risultato di un mix di variabili quasi esplosivo: la crescita tra opinion leader della consapevolezza sul tema che da qui arriva a diffondersi al pubblico, l’adozione di un complesso approccio normativo, l’indirizzamento di risorse pubbliche e private verso imprese virtuose o in transizione. Questo mix ha finalmente inserito la sostenibilità nell’Agenda del top management ma al contempo ha evidenziato la profonda necessità di competenze tecniche specifiche che le diano vita e concretezza».
Lo studio descrive le recenti evoluzioni delle forme di governance e gestione della sostenibilità, mettendole a confronto con gli anni precedenti e con i principali benchmark europei. L’Osservatorio esplora l’evoluzione del ruolo di manager della sostenibilità che è ormai presente in 37 imprese su 40, e sempre più determinante rispetto agli anni passati: «3 CSR/sustainability manager su 4 – rileva la ricerca – partecipano alla definizione delle strategie dell’impresa, interagendo con i vertici aziendali con sempre maggiore frequenza, e arrivando così ad incidere sempre di più nell’integrazione della sostenibilità nel business». Nel 50% dei casi il principale interlocutore interno è il Comitato di sostenibilità con cui il professionista interagisce più volte l’anno, invece che ogni 6 mesi come nella scorsa rilevazione, soprattutto per affrontare temi di scenari e obiettivi di sostenibilità.
Tra le attività dei manager della sostenibilità hanno assunto ancora più importanza i processi di stakeholder management, sui quali queste figure risultano essere quelle maggiormente coinvolte e per le quali interagiscono spesso con il comitato e l’amministratore delegato. I manager, infine, risultano sempre più in grado di incidere sui processi decisionali quando collaborano anche con i manager di altre funzioni all’interno di task force dedicate alla sostenibilità.
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