Climate change, aziende ancora “tra il dire e il fare …”
Un nuovo rapporto di Cdp (ex carbon Disclosure Project) e Carbon Disclosures Standards Board (Cdsb) conferma il divario tra il modo in cui le aziende identificano i rischi e le opportunità legate ai cambiamenti climatici, e come si stanno effettivamente preparando a affrontarli.
Il rapporto, diffuso oggi, segue le raccomandazioni finali della Task Force on Climate-related Financial Disclosures del Financial Stability Board pubblicate lo scorso anno e ha preso in esame 1.681 aziende in 14 Paesi (manca l’Italia) e 11 settori.
Lo studio, si legge in una nota, evidenzia come la grande maggioranza delle aziende analizzate riconosca che i cambiamenti climatici comportano dei rischi finanziari per le loro attività. L’83% delle aziende, infatti, riconosce che i cambiamenti climatici pongono dei physical risks e l’88% identifica i cambiamenti delle politiche/le nuove normative come i principali rischi della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Eppure, quando si tratta di trasformare la consapevolezza in azione, si avvertono ancora delle difficoltà. Per esempio, più di 8 società su 10 supervisionano i cambiamenti climatici al livello manageriale, ma solo una su 10 fornisce incentivi per la gestione delle questioni relative ai cambiamenti climatici.
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