Analisi di Ice sui settori ad alte emissioni verso il net-zero

Clima, da rischio a opportunità di portafoglio

1 Ott 2024
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Le questioni climatiche si stanno transformando in un'opportunità per gli investitori, i quali possono investire anche in settori ad alte emissioni pur restando su un percorso Net-Zero. Per farlo, le aziende devono avere dei piani di transizione e dei sistemi di monitoraggio ben precisi

«Il sentiment di mercato della filiera della finanza sostenibile sta cambiando: dal climate risk si sta infatti passando alla climate opportunity, con un focus sulla Transition Finance». Questo è quanto evidenziato dagli esperti di Ice Sustainable Finance, secondo i quali sembrano esserci dei driver specifici che stanno accelerando questa evoluzione della transition finance.

Un portafoglio che per contribuire alla transizione investe in settori le cui emissioni sono difficili da abbattere, infatti, può essere allineato a un percorso Net-Zero nonostante il potenziale aumento iniziale dell’impronta di carbonio del portafoglio solitamente associato a tali investimenti. Tuttavia, «per mantenere l’allineamento in futuro è necessario che le singole aziende aderiscano costantemente ai piani di transizione, per cui è probabile che gli investitori si concentrino sempre più sul monitoraggio dei target di temperatura».

I PIANI DI TRANSIZIONE NELLE ANALISI DI INVESTIMENTO

Gli asset owner e gli asset manager stanno pubblicando i loro piani Net-Zero e gli impegni di riduzione delle emissioni per soddisfare le aspettative dei regolatori e degli stakeholder. Tutto ciò sta iniziando ad avere un impatto sul processo decisionale di investimento in quanto i gestori dovranno tener conto e utilizzare nelle loro analisi dati e strumenti per valutare e monitorare i piani di transizione. «Questo non significa necessariamente un passaggio immediato agli investimenti green, ma significa che gli investimenti e i portafogli devono iniziare ad allinearsi ai percorsi climatici (Net-Zero)».

Sempre secondo gli esperti di Ice, «l’allocazione di capitali a investimenti già Deep Green non finanzia necessariamente la transizione. Questa canalizzazione del capitale per contribuire a facilitare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è particolarmente importante per i settori caratterizzati da emissioni difficili da abbattere».

Gli investimenti in settori tradizionalmente ad alta intensità di carbonio possono infatti essere allineati al Net-Zero. Ad esempio, analizzando l’indicatore On-Track with Targets su un campione diversificato di aziende a livello globale che hanno comunicato pubblicamente i dati sulle emissioni Scope 1 e 2 per almeno gli ultimi due anni, è emerso che il settore estrattivo ha registrato un aumento della temperatura implicita (ITR, Implied Temperature Rise) inferiore a quello del settore tecnologico, con 1,77 gradi contro 2,20 gradi, nonostante il settore estrattivo sia attualmente considerato ad alta intensità di emissioni e quello tecnologico un settore a bassa intensità di emissioni. Anche tenendo conto delle emissioni Scope 3, l’ITR del settore Estrattivo, pari a 2,48, non si distanzia di molto da quello del settore Tecnologico, pari a 2,33.

«Uno dei fattori chiave per l’allineamento agli scenari climatici – sottolineano gli esperti di Ice – è la definizione di obiettivi di decarbonizzazione». Nel campione analizzato, infatti, oltre il 50% in più di aziende del settore estrattivo ha pubblicato obiettivi di temperatura rispetto al settore tecnologico. Non solo, il settore estrattivo presenta anche una percentuale più alta di aziende (29%) che sono attualmente in linea con i loro obiettivi climatici, rispetto al settore tecnologico (21%).

 

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