Claim green, critiche alle regole Ue: «Troppo annacquate»
Un gruppo di ong ambientaliste e associazioni dei consumatori ha criticato le nuove regole anti-greenwashing annunciate dall’Unione europea, sostenendo che sono state troppo annacquate per avere un impatto.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 330 “Ue, regole anti-greenwashing troppo annacquate”), la proposta di Direttiva sui Green Claims approvata dalla Commissione europea prevede sanzioni pari ad almeno il 4% delle entrate e l’esclusione da appalti o sussidi pubblici per le aziende che ricorrono a dichiarazioni ambientali infondate per commercializzare i loro prodotti.
Tuttavia, secondo i gruppi che hanno monitorato il processo legislativo, dopo forti pressioni commerciali, le bozze sarebbero state annacquate a tal punto da essere diventate «troppo vaghe» per avere un impatto. In particolare, spiegano che la proposta non ha più regole abbastanza chiare per prevenire affermazioni fuorvianti come “eco-friendly” e “carbon neutral”. Anche l’utilizzo di una metodologia nota come impronta ambientale del prodotto per valutare le affermazioni ecologiche sui prodotti è stato rimosso dalla bozza finale.
Tra i critici ci sono le ong Environmental Coalition on Standards e Carbon Market Watch, e la Beuc, l’organizzazione europea dei consumatori.
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