Cig, “monito Esg” alle società Ftse 350
Il Church Investors Group (Cig), che rappresenta 70 società che gestiscono i beni di diverse confessioni presenti nel Regno unito, per un totale di asset in gestione di 21 miliardi di sterline, ha annunciato quest’anno una posizione di voto più dura sulle questioni Esg (ambientali, sociali e di governance). Come riportato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (ET.Observer/ 210) l’organismo co-presieduto dal Church of England Pensions Board ha espresso il suo “monito” in una lettera indirizzata ai leader delle società Ftse 350 la scorsa settimana.
Tra le iniziative minacciate, il Cig ha dichiarato che voterà contro la riconferma dei dirigenti che non hanno garantito un livello minimo di diversità di genere, richiesta che era stata già avanzata due anni fa (vedi l’articolo La Chiesa Uk chiede diversity nei board). Inoltre il Gruppo non appoggerà i conti delle società di cui ritiene “inadeguata” la dichiarazione sulla modern slavery in base alle categorie elaborate dal benchmark provider Know the Chain e dal Business and Human Rights Resource Centre. Nel mirino anche i presidenti delle società minerarie che non hanno risposto all’impegno dell’Investor Mining and Tailings Safety Initiative.
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