Ceo strapagati? Conta anche il “no” degli investitori
In vista della imminente proxy season, la non profit As You Sow ha pubblicato il suo settimo report annuale “The 100 Most Overpaid CEOs: Are Fund Managers Asleep at the Wheel?”, che si concentra sulle metriche utilizzate dai gestori di fondi pensionistici e finanziari per identificare le aziende responsabili di compensi eccessivi ai propri Ceo. La valutazione del report, come riportato dalla Rassegna Stampa Aumentata ESG/249, non è basata (soltanto) sulla dimensione dello stipendio di un ceo, ma prende in considerazione tre fattori principali: la quantità di denaro extra che un amministratore delegato riceve in base alle prestazioni passate dell’azienda e alla sua retribuzione; il numero di azionisti che hanno votato contro il pacchetto di retribuzione di un amministratore delegato; il rapporto tra il compenso del ceo e la retribuzione mediana dei dipendenti dell’azienda (anche se quest’ultimo ha un peso minore). Per coincidenza, lo stipendio più alto della lista appartiene al ceo più (stra)pagato (ma non quello che ha ricevuto più voti contrari): Sundar Pichai di Alphabet, il cui compenso, secondo il rapporto, è di 280.621.552 dollari. Per fare un confronto, la paga mediana dei lavoratori di Alphabet è di 258.708 dollari, ossia rapporto di retribuzione ceo-lavoratore di 1.085 a uno. Il report ha rilevato anche come il livello di opposizione degli azionisti alle eccessive retribuzioni dei ceo continui a crescere. Gli investitori e le società di consulenza hanno chiarito che valuteranno i pacchetti retributivi nel contesto di come gli azionisti e i dipendenti si sono comportati durante la pandemia.
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