Metà delle maggiori aziende europee compensa gli executive tenendo conto del cambiamento climatico. E una azienda su quattro ha stabilito premi finanziari in caso di raggiungimento dei target climatici. Il dato emerge dal report annuale di Cdp sul mercato europeo, “Higher ambition, higher expectations” che coinvolge imprese pari a tre quarti la capitalizzazione del mercato del Vecchio Continente. In particolare, lo studio indica che l’80 delle società prese in considerazione fornisce un qualche tipo di incentivo per la gestione di tematiche legate al clima, e il 47% offre incentivi monetari alla C-suite, al ceo e ai membri del board. Per quanto riguarda i target (di efficienza e riduzione delle emissioni), 195 società (il 23%) prevedono un premio monetario per il loro raggiungimento.
Sono 43 le aziende italiane incluse nel report. Tre di queste entrano nella Cdp A list: Brembo (che ottiene due A), Pirelli, Intesa Sanpaolo. Il 90% delle aziende italiane riconosce i rischi legati al cambiamento climatico, e il 98% ha integrato il cambiamento climatico nella strategia di business. Tuttavia, solo il 30% delle aziende italiane che hanno risposto a Cdp hanno stabilito dei target per le loro emissioni globale. Numeri comunque migliori della media europea dove l’80% delle aziende è convinta che adattarsi al cambiamento climatico comporti rischi di business ma dove la metà di esse non ha ancora fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni totali.
BremboIntesa Sanpaolopirelli