Continua la presa di posizione di Calpers sui temi della diversity. Il Fondo pensione dei dipendenti pubblici californiani da 361,1 miliardi di dollari ha espresso 438 voti contrari per la nomina degli amministratori in 141 società che si sono dimostrate «incapaci» nel perseguire l’obiettivo di una maggiore diversity all’interno dei consigli di amministrazione.
Simiso Nzima, investment director di Calpers, ha rivendicato gli sforzi fatti per votare contro gli amministratori in carica da più di 12 anni, con lo scopo di spingere le aziende a diversificare i board e incoraggiare la presenza di donne e di appartenenti alle minoranze.
Già a luglio dello scorso anno, il fondo aveva scritto a 504 aziende del Russell 3000 con la richiesta di un maggiore impegno sulla diversity nei Cda. E a dicembre era stata inviata una seconda lettera a quanti non avevano risposto, con l’avvertimento che il fondo avrebbe usato i suoi proxy vote per responsabilizzare le società su questo fronte.
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