Bottoni: «Ai fondi pensione serve una governance formato Action Plan»
Se Bruxelles richiederà maggiore trasparenza ai fondi pensione sulla sostenibilità, perché la governance degli stessi fondi pensione ancora non ha avviato percorsi di trasparenza e ingaggio con i sottoscrittori? A mettere sul tavolo questo interrogativo è un interessante intervento di Walter Bottoni sul Anteo, la newsletter di Prometeia per l’investitore istituzionale.
Entro la metà del 2018, infatti, la Commissione ha annunciato, al momento della pubblicazione dell’Action Plan, una proposta legislativa rivolta agli investitori istituzionali, tra cui quelli previdenziali, per far entrare i fattori di sostenibilità nel processo decisionale legato agli investimenti e aumentare la trasparenza sull’argomento nei confronti dei clienti
Eppure, nonostante queste spinte, «la variegata galassia dei fondi pensione – scrive Bottoni – è risultata finora più attenta a declinare le novità normative di settore che non a promuovere nuovi processi di partecipazione attiva dei propri stakeholders, alla ricerca di assetti di governance tanto “responsabili” quanto quelli che si domandano alle aziende oggetto di investimento, alle quali sempre più sono giustamente richieste le migliori pratiche di Csr. Questo ha comportato (o comporta?) che il livello odierno di partecipazione al voto degli aderenti, in occasione dei rinnovi degli organismi amministrativi, sia andato sensibilmente declinando negli ultimi anni. Percentuali di votanti che gravitano attorno al 20-30% sono, infatti, da tempo divenute la norma per l’intero panorama previdenziale italiano».
Lo stesso numero di Anteo propone una serie di approfondimenti sulla finanza responsabile e gli Esg, firmati dal Forum per la finanza sostenibile, Davide Dal Maso, Matteo Bartolomeo, Sara Moratti e Stefania Di Bartolomeo.
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