Boom di comunicati italiani sul Gender-Equality Index
Tra mercoledi 26 e giovedì 27 gennaio, la redazione di TicaNews ha ricevuto una quindicina di comunicati, tutti sullo stesso argomento. Tutti, però, da aziende italiane differenti. Il tema è quello dell’inclusione (o conferma) nel Bloomberg Gender-Equality Index. Le italiane coinvolte sono una ventina. Ma la cosa che colpisce è la reattività alla diffusione dell’indice. Negli anni precedenti, questa trasparenza non c’era. Il fenomeno è un segnale tangibile dell’esplodere della “febbre” da Diversity & Inclusion che sta contagiando anche le società nazionali. Si tratta, infatti, di un aspetto sempre più nel mirino degli stakeholder, a cominciare dagli investitori.
L’indice è trasversale a tutti i settori di business e analizza a livello globale le prestazioni delle principali società quotate nel promuovere e sostenere la parità di genere. I cinque parametri su cui l’indice di Bloomberg misura le aziende sono: la leadership femminile e la valorizzazione dei talenti, la parità salariale, la cultura inclusiva, le politiche per la prevenzione e il contrasto di molestie sessuali e la riconoscibilità come brand che promuove la parità di genere nella società.
La lista 2022 dell’indice è qui.
Vedi la lista del 2020.
bloombergGender Equality Index