Benchmark Regulation: il Final Report di Esma sulla Csa
Esma lo scorso 9 aprile ha pubblicato il Final Report sull’azione comune di vigilanza (Csa – Common Supervisory Action) lanciata nel dicembre 2023, relativa alla disclosure Esg prevista dalla Benchmarks Regulation (Bmr).
La Csa ha preso in considerazione due aspetti in particolare: la disclosure sui fattori Esg nello statement e nella metodologia dei benchmark; e la disclosure specifica relativa alla metodologia dei benchmark climatici. La Csa contribuisce a migliorare la trasparenza e a prevenire il greenwashing al fine di proteggere gli investitori e sostenere ulteriormente lo sviluppo di un mercato Esg credibile.
Il final report presenta il punto di vista delle autorità competenti sui risultati. In particolare, per diversi fattori Esg, la Csa ha evidenziato che la mancanza di linee guida specifiche sulla definizione e sul calcolo dei fattori Esg rende la disclosure di questi dati quantitativi non comparabile tra i diversi benchmark.
Oltre al calcolo, vi è incoerenza nelle ipotesi sottostanti utilizzate per la determinazione dei fattori, nonché un disallineamento negli standard e nelle unità di misura utilizzate. Infatti, tutti i benchmark administrator che rientrano nell’ambito di applicazione della Csa (ossia quelli situati nell’Unione o in un Paese terzo che hanno ottenuto l’autorizzazione, la registrazione, il riconoscimento o l’approvazione dei loro benchmark ai sensi del Bmr) utilizzano fornitori di dati esterni (all’interno del gruppo o di terzi) e l’informativa Esg spesso si limita a indicare la fonte dei dati (nome dei fornitori di dati) senza divulgare le ipotesi e le metodologie sottostanti.
Il report fornisce anche:
- chiarimenti sulle aspettative di trasparenza per gli amministratori e indicazioni sulle definizioni e sulla metodologia utilizzata per il calcolo dei fattori Esg, comprese le good practice individuate
- raccomandazioni alla Commissione per potenziali modifiche alle misure di livello 2, anche per quanto riguarda la semplificazione dei requisiti di disclosure Esg al fine di ridurre l’onere per gli amministratori, garantendo al contempo la fattibilità e salvaguardando il valore e la significatività delle informazioni Esg divulgate.
Ad oggi sono 84 gli amministratori controllati ai sensi della BMR da un totale di 24 autorità competenti.
