Bce e Bei allineate nella spinta sulla transizione energetica
I vertici delle tre authority europee, la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), la Banca Centrale Europea (Bce) e l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), hanno esortato, in una conferenza a Parigi, lo scorso venerdì 29 settembre, i leader dei governi, della finanza e dell’industria a portare a termine la transizione energetica «in maniera giusta, rapida e in grado di mantenere la competitività».
Il secondo stress test climatico a livello economico della Bce rileva che «l’anticipazione degli investimenti in energia pulita riduce significativamente i costi e i rischi a medio termine per le imprese e le famiglie», tutto ciò però è ostacolato da tensioni geopolitiche, alta inflazione e diverse barriere di mercato, tra cui «l’incertezza politica e le lunghe procedure di autorizzazione che ritardano i progetti, scoraggiano gli investitori e portano a un aggravio dei costi per gli sviluppatori».
Infine, l’industria europea si trova anche in una situazione di «svantaggio competitivo per quanto riguarda il prezzo dell’energia», per questo motivo l’Ue dichiara di impegnarsi a destinare almeno il 30% del suo budget 2021-2027 all’azione climatica.
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