Bankitalia: Sfdr, avviare fin da subito l’adeguamento agli Rts
La Banca d’Italia entra nel merito dell’applicazione della Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr) e invita ad «avviare sin da subito il processo di adeguamento alle nuove norme tecniche di regolamentazione». Con la nota diffusa ieri “Obblighi di informazione sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari”, Palazzo Koch ha brevemente riassunto gli ultimi passaggi della normativa sulla disclosure di sostenibilità: dall’entrata in vigore delle disposizioni di primo livello, lo scorso 10 marzo (vedi la news Dal 10 marzo, ecco la Sfdr. E le sgr rispondono) alla proposta delle Esas, le tre autorità di vigilanza europee (Eba, Esma ed Eiopa) di rinviare l’applicazione di quella di secondo livello al 1° gennaio 2022, una volta che si sarà completato il percorso della bozza dei Regulatory Technical Standards (Rts) (vedi l’articolo Sfdr, “habemus” i requisiti tecnici (Rts)) che dovranno nel frattempo essere adottati dalla Commissione Ue con un regolamento delegato che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
Bankitalia ricorda come, le stesse Esas, con una dichiarazione congiunta dello scorso 15 febbraio (vedi l’articolo Sfdr, le Esas chiedono risposte entro giugno) abbiano raccomandato agli intermediari di fare referimento agli Rts in questo lasso di tempo. In definitiva, dunque, con la nota di ieri, la Banca d’Italia sottolinea la sua approvazione a quest’ultima raccomandazione delle Esas: «Avviare sin da subito il processo di adeguamento alle nuove norme tecniche di regolamentazione – si legge – consentirà infatti agli operatori di allinearsi gradualmente alle nuove disposizioni, al mercato di iniziare a disporre di informazioni chiare e coerenti per tutte le tipologie di operatori, alla vigilanza di prepararsi per avviare un monitoraggio efficace del rispetto dei requisiti del Regolamento europeo».
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